Gemelli di Londra
Dopo alcuni tentativi falliti presso diverse cliniche londinesi alla mia età di 42 anni ho cominciato a pensare su altre strutture alternative. Ho ricevuto informazioni sulla clinica GENNET navigando su internet e sui forum di discussione per le donne che soffrono dei problemi connessi alla fecondazione. All’inizio ero interessata agli embrioni congelati non utilizzati più e dopo diversi mesi la clinica GENNET mi ha offerto un embrione adatto presso la clinica associata CITY Fertility di Londra dove mi sono sottoposta agli esami necessari per recarmi poi alla clinica di Praga a dicembre dell’anno 2012. Il trasferimento dell’embrione è andato bene ma purtroppo con il mio grande dispiacere l’embrione non era in grado di annidarsi. Ho scambiato molti messaggi e-mail con la coordinatrice Nikola. Lei cercava di supportarmi e mi ha spiegato che la maggiore probabilità di rimanere incinta si ha con l’uovo e lo sperma donati. Dopo una riflessione matura e ricevuti preziosi consigli presso la clinica City Fertility ho optato in fine per il trattamento con cellule donate. Ho deciso di non desiderare caratteristiche particolari della donatrice né del donatore anche se so che per molta gente è importante ad es. il livello di istruzione, ma questo non mi interessava di sapere.
Mi fidavo della scelta fatta dalla clinica GENNET, tuttavia alcune settimane prima del trasferimento ho cominciato ad avere dubbi e ho chiesto alla coordinatrice di cambiare il donatore dello sperma, ma lei mi ha assicurato che il donatore scelto è quello giusto per me. Allora ho deciso di fidarmi di lei e della clinica. A maggio dell’anno 2013 sono tornata a Praga per il trasferimento dell’embrione e questa volta è andata bene. A gennaio dell’anno 2014 all’età di 44 anni ho partorito due bellissimi gemelli. I gemelli crescono bene, gli piace andare a scuola, sono intelligenti e manifestano un talento per fare lo sport e la ginnastica.
Consiglio a tutti la clinica GENNET, se decidete di rivolgervi a questa clinica, sarete certamente nelle buone mani.
Michelle, Inghilterra
